Creta Grauzaria
⛰️ Creta Grauzaria (2065m)
⏱️ Tempi (pause incluse): 2h 40min salita, 2h 40min discesa
🗓 12/08/2025
📈 Dislivello: 1350m
🥾 Lunghezza: 10,8km
🚩 Segnaletica: CAI 437, 444
🗺 Tabacco: 18
Si lascia l'auto al parcheggio per il rifugio Grauzaria, la cui svolta è segnalata sulla strada della Val Aupa. Si prende quindi il sentiero CAI 437, l'unico sentiero disponibile, e si inizia a salire con pendenza costante nel bosco, su sentiero sempre ben battuto e scorrevole, che si alterna tra terra e ghiaia. Quando si esce dal bosco, si apre una stupenda vista sulla caratteristica Sfinge della Grauzaria e in breve si attaversa facilmente il greto del Rio Fontanaz. Appena fatto ciò, invece di raggiungere il sovrastante rifugio Grauzaria, si svolta a sinistra sul CAI 444, guadando di nuovo il torrente. Si arriva in un attimo ad un bivio al quale si tiene la destra restando sul CAI 444, seguendo le indicazioni per la Creta Grauzaria, e iniziando la faticosa salita verso la Forcella del Portonat.
La pendenza aumenta subito ma all'inizio le condizioni del sentiero restano ottime. Quando si raggiunge l'inizio della grande gola in foto -, le condizioni del fondo peggiorano: si trova subito un cavo per aiutarsi a superare un breve punto un po' franato e si sale ora su traccia mista tra roccia e ghiaia instabile. La segnaletica comunque è ottima ma il pericolo detritico da qui alla forcella è abbastanza alto. Dopo un'altra mezz'ora, si arriva ad un ghiaione ripido e molto instabile, che sale per un centinaio di metri. Qui è meglio tenersi il più possibile a sinistra, utilizzando le rocce della parete per evitare la ghiaia, dove è possibile. Scollinato il ghiaione, si inizia finalmente a vedere il Portonat. Si scende qualche metro per poi salire meno di 100 metri su ghiaia più stabile e raggiungere la forcella.
Si svolta quindi a sinistra sulla via normale della Creta Grauzaria, che presenta subito all'inizio l'unico passaggio tecnicamente difficile: bisogna salire la paretina in foto 12, 5 metri circa, II+, con ottima roccia ma senza troppi appigli comodi; è abbastanza intuitiva da salire ma meno da scendere, infatti vi è un anello per improvvisare un'eventuale calata (zoom sul bollo rosso al centro della foto). Oltre a questa parete, il resto della salita è abbastanza scorrevole, a tratti esposta ma mai troppo, con passaggi su roccia piuttosto semplici (il più degno di nota è quello in foto 14, ma raggiunge a stenti il II grado). In prossimità della cima, si percorre una piccolissima "cresta" per poi raggiungere la croce di vetta salendo qualche metro su ghiaia.
Per la discesa si segue a ritroso il sentiero dell'andata.