Monte Terza Grande



⛰️ Monte Terza Grande (2586m)

⏱️ Tempi (pause incluse): 3h salita, 2h 30min discesa

🗓 08/08/2025

📈 Dislivello: 1270m

🥾 Lunghezza: 13km

🚩 Segnaletica: CAI 202, 203, 314

🗺 Tabacco: 01


Si lascia la macchina qualche curva prima della svolta per Forcella Lavardet sulla strada della val pesarina. Vi è un ampio spiazzo per parcheggiare sul lato della strada, dal quale parte la strada forestale da cui si inizia l'escursione (CAI 203 dopo qualche metro). Dopo due minuti vi è subito un bivio a cui si tiene la destra e si percorre quindi la strada fino ad un cancello di legno, subito dopo il quale si supera un guado e si lascia la forestale prendendo l'evidente sentiero CAI 202 che si stacca sulla sinistra. Si percorre quindi la splendida vallata erbosa tra le pendici della Creta di Mimoias e della Cresta di Enghe, ignorando la svolta a destra sul CAI 202a, fino a raggiungere il Passo Mimoias, da cui si inizia a vedere la Terza Grande. Si continua sullo stesso unico sentiero, che per un po' diventa un traverso lungo la Cresta di Enghe, per poi sovrapporsi al CAI 314 e salire con qualche tornante (su fondo abbastanza umido al mattino) al Passo Oberenghe (ca. 700m, 5.5km finora). 

Si esce quindi dal sentiero CAI che continua verso destra e si prende la via normale della Terza Grande, che si sviluppa su un solo chilometri con 500 metri di salita. Si inizia con un breve traverso lievemente in discesa, per poi iniziare a salire, tenendosi sulla sinistra, in maniera molto decisa lungo un versante erboso ma su fondo già ghiaioso. La vegetazione scompare poi abbastanza all'improvviso e si inizia l'ultima parte di salita in ambiente roccioso, con difficoltà nel complesso piuttosto basse: vi sono frequenti passaggi di I/I+ su roccia stabile e mediamente appuntita, intervallati da normali tratti su fondo di roccia e ghiaia.

In foto 17 vi è il primo passaggio meno scontato: bisogna passare rasenti ad una roccia aggrappandosi ad essa. Una decina di minuti dopo, si troverà la prima corda fissa su un passaggio di roccia un po' liscia. Poco prima della cima si passa all'interno di un canalino a gradoni rocciosi che a volte tocca il II grado e anche qui sono state messe delle corde fisse per agevolare il passaggio; l'ultima corda è fondamentale per scendere, poichè a nostro avviso il grosso masso su cui è messo l'ultimo bollo del canale (visibile in foto 19) non è ancorato troppo bene alla parete e sconsigliamo di usarlo. Passato il canale, si cammina per qualche metro, si supera un ultimo semplice passaggio con corda fissa e si è in cima.

Per la discesa si segue a ritroso il sentiero fatto all'andata.