Cima dei Preti



🏔 Cima dei Preti (2707m)

⏱️ Tempi (pause escluse): 5h salita, 5h discesa

🗓 01/09/2025

📈 Dislivello: 2030m

🥾 Lunghezza: 15km

🚩 Segnaletica: CAI 374 , 358, Alta via n.6 delle Dolomiti, ometti di pietra 

🗺 Tabacco: 021

⛺️ Bivacco Greselin (1988m)

🧗‍♂️ Tratti alpinistici: II grado 


Lunga ed appagante escursione sulla cima più alta del gruppo Preti-Duranno. Richiede una buona preparazione fisica (oltre 2000 metri di dislivello) e tecnica (parete di II grado). 


Il punto di partenza di questa escursione è Ponte Compol, facilmente raggiungibile dal paese di Cimolais (PN), dove è presente un ampio parcheggio. Ci si incammina da qui lungo l'ampia forestale che costeggia il torrente Compol. Si prosegue lungo il sentiero CAI 374 che si inoltra nel bosco. In breve si raggiunge il bivio per Casera Lodina, al quale si mantiene la destra in direzione Bivacco Greselin. Da qui si imbocca il sentiero CAI 358 che scende per alcuni metri per poi iniziare la ripida salita nel fitto bosco. L'ambiente umido e la pendenza marcata rendono la salita alquanto faticosa. Per un paio di volte la traccia inerseca il greto del torrente Compol ed è nesessario guadarlo saltando fra i grandi massi (traccia sempre ben bollinata). Il sentiero continua a salire con pendenza marcata e gradualmente esce dal bosco e attraversa prati e mughi delimitati a sinistra dal Torrione della Costa dei Tass e a destra delle imponenti pareti verticali che sovrastano il torrente. In prossimità del bivacco la pendenza si fa più dolce risalendo un ampio prato. Si raggiunge quindi il Bivacco Greselin (1988m), unico appoggio di questa escursone. Il bivacco è posto all'interno di uno stupendo catino circondato dalle cime del gruppo (Cima dei Frati, Cima dei Preti, Punta Compol) e popolato da famiglie di stambecchi. 

Dal bivacco parte la via normale (o via comune) alla Cima dei Preti che coincide per gran parte con l'altavia n.6 delle dolomiti; inizia qui la parte più tecnica dell'escursione. Da qui in poi la bollinatura è assente, l'unica segnaletica a cui affidarsi è data dagli (scarsi) ometti in pietra. Dal bivacco Greselin si risale il prato lungo la traccia ghiaiosa fino a raggiungere la prima parete rocciosa. Questa può essere aggirata in due modi: lungo il canale di sinistra oppure lungo il canale di destra (dove corre l'altavia n.6), ed è qui che si incontrano i primi passaggi su roccia. Entrambi i canali si incontrano aldilà del grande sperone di roccia. Noi abbiamo scelto di salire su quello di destra all'andata e scendere dall'altro in discesa. In ogni caso le difficoltà dei passaggi su roccia non superano il II grado in entrambi i canali. Usciti dal canale si continua a risalire il crinale per verdi e ghiaie costeggiando le pareti sulla sinistra fino a raggiungere una piccola sella da cui si apre finalmente il panorama sul Monte Duranno. Da qui termina il prato e fino alla cima si è immersi in ambiente completamente roccioso. La traccia curva verso est costeggiando le alte pareti e traversa dei ripidi ghiaioni. Una breve discesa lungo il ghiaione (la traccia non è molto chiara) conduce all'imbocco della parete di II grado (passaggio più delicato dell'escursione), ben segnalato da grande ometto in pietra. Questo canale, lungo un centinaio di metri, inizia con una parete di II grado abbastanza verticale (chiodo ben visibile per calata) e prosegue alternando passaggi di I grado a passaggi di II grado (foto allegate). La roccia è solida e ben appigliata, ma l'esposizione data dalla verticalità della parete è notevole. Lungo tutto il canale sono presenti numerose (5, fin troppe) soste con cordino per calate in corda doppia. Noi abbiamo deciso di salire e scendere il canale senza corda, ma in molti scelgono di scendere in corda. 

All'uscita dal canale si sbuca nel Cadin de Meso. Un breve tratto pianeggiante nel cadin anticipa la risalita di una ghiaione franoso che conduce a facili roccette (I grado), sempre seguendo la traccia dettata dagli scarsi ometti in pietra. Una volta raggiunto il Cadin Alto, le difficotà tecniche della salita sono terminate e non resta che salire il ripido ghiaione che conduce alla cima, già visibile. Si raggiunge finalmente in vetta alla Cima dei Preti (libro di vetta, campana e madonnina); fino a qui si sono stati percorsi 2000 metri di dislivello . 

La cima è posta a quota 2707m ed è la più alta delle dolomiti d'oltrepiave dominando il parco delle dolomiti friulane. La vista sul Duranno e sulle dolomiti è stupenda.

Si fa ritorno al parcheggio seguendo a ritroso il percorso dell'andata. Il punto più delicato della discesa è naturalmente il canale di II grado descritto in precedenza. Scenderlo senza corda richiede dimestichezza con la disarrampicata di passaggi su roccia. Analogamente per i due canali che conducono al Bivacco Greselin, dove però non sono posti cordini o chiodi per la calata.