Monte Cridola



⛰️ Monte Cridola (2581m)

⏱️ Tempi: 4h salita, 4h discesa

🗓 15/07/2025

📈 Dislivello: 1450m

🥾 Lunghezza: 11km

🚩 Segnaletica: CAI 344, 346

🗺 Tabacco: 02


Si lascia l'auto nel parcheggio prima del rifugio Giaf, poco fuori da Forni di Sopra. Si prosegue sulla strada e dopo pochi metri si svolta a destra sul sentiero CAI 346. In mezz'ora di cammino si arriva al rifugio, oltre il quale si trova un bivio; qui si prosegue a sinistra, restando sul CAI 346, seguendo le indicazioni per la forcella Scodavacca. All'inizio si prosegue agevolmente, ignorando i frequenti incroci con l'anello di Bianchi, per poi iniziare a salire più decisamente in prossimità dell'incrocio col sentiero CAI 354 (foto -). Alla forcella si svolta a destra sul sentiero CAI 344 verso la Tacca del Cridola, aumentando ulteriormente la pendenza, e si prosegue salendo un largo canalone ghiaioso con fondo spesso instabile e frequente caduta di detriti (la segnaletica è abbondante, ma la traccia spesso è un po' a discrezione). Si raggiunge quindi la Tacca del Cridola (foto -), che offre già un panorama stupendo, e dalla quale si stacca sulla sinistra la via normale per la cima.

La via sale circa 300 metri di dislivello in 500 metri, è segnata benissimo, è complessivamente poco esposta e la roccia è ottima; verranno riportati i passaggi chiave.

Si inizia con un breve tratto in traverso abbastanza esposto, raggiungendo subito una prima paretina di II grado di circa 3/4 metri (foto -). Superata questa, vi è un susseguirsi di passaggi tra il I e II grado; attenzione qui alla segnaletica in prossimità dei canalini: spesso non bisogna entrarci, ma lasciarseli alla propria sinistra. Si arriva quindi ad una seconda paretina di II grado (foto -), 4 metri circa, poco dopo la quale si arriva ad una piccola altura da cui si ammira l'iconico uovo del Cridola. Da qui si traversa qualche metro verso destra e si raggiunge immediatamente un piccolo camino di 3 metri che obbliga ad un passaggio di III grado (foto -), comunque completamente protetto e con roccia stabile. Sulla destra della sommità del camino è presente un fittone con un cordino per un'eventuale calata in discesa.

Si passa successivamente ad un largo e lungo canale con passaggi su roccia più semplici, che però si alternano spesso a tratti ghiaiosi con fondo instabile: qui il pericolo detritico è alto. Finito il canale, si prosegue a sinistra e si incontra il quarto e ultimo passaggio importante: bisogna aggirare verso sinistra in salita uno sperone di roccia in parte liscia (foto -), che presenta anche buona esposizione. Per come sono gli appigli, è paradossalmente più semplice da scendere che da salire. La parte restante è breve e più semplice e porta in brevissimo tempo alla cima.

Per la discesa si segue a ritroso il percorso appena fatto.